lunedì 14 marzo 2011

IL NOSTRO MANIFESTO


MANIFESTO
della RETE NAZIONALE DELLE DONNE per la RIVOLUZIONE GENTILE
La Rete nazionale delle donne per la rivoluzione gentile trae origine dall’esperienza della Rete delle donne pugliesi per Nichi Presidente: movimento che da Foggia si è esteso, poi, a Lecce e in tutta la regione Puglia per rivendicare il proprio diritto a scegliere il candidato presidente.
Noi della rete nazionale ci siamo riconosciute nella loro decisione di contrastare l’arroganza delle gerarchie dei partiti, persuase dalla necessità di ricorrere alle primarie per scegliere il candidato di centrosinistra.
Abbiamo aperto una riflessione approfondita su quanto di prezioso proveniva da una pratica politica generosa, partecipativa, attenta e critica con se stessa. Una politica ardita nelle scelte importanti: salvaguardare i beni comuni (acqua, aria, territorio, lavoro), favorire lo sviluppo delle città vitali (città intessute di relazioni, fondate sul rapporto con il proprio ambiente e sulla storia partecipata), puntare sulla energia e la creatività delle donne, rivolgersi alle giovani e ai giovani.
Abbiamo avvertito l’entusiasmo di un linguaggio politico nuovo e abbiamo scoperto, da donne, che questo linguaggio ci appartiene, investe la vita vissuta, il quotidiano dei rapporti, il legame forte con i sentimenti. Esprime il rispetto dell’alterità e di ogni differenza.
Abbiamo riflettuto sulla presenza attiva e innovativa delle donne nella Giunta della Regione Puglia e su quanto sapere femminile sia stato investito.
L’esperienza pugliese diventa praticabilità di un sogno
Da donne vogliamo incidere profondamente con la nostra politica e con il nostro sentire, vogliamo recuperare esperienze concrete, buone pratiche di tanti territori e regioni, valorizzarne i contesti in una reciproca contaminazione.
Ci siamo incontrate e abbiamo deciso di lavorare insieme affinché il nostro Paese possa ispirarsi all’esperienza e all’autorevolezza che deriva dal sapere delle donne. Il nostro desiderio si concretizza in un modo di partecipare fatto di intrecci e di esperienze comuni che ci vede protagoniste.
Possiamo osare, crescere intorno a una visione nuova.
Questi i nodi su cui ci stiamo confrontando
L’incompiuta democrazia del nostro Paese che si priva di fatto di competenze ed esperienze delle donne nella vita * pubblica, con conseguente grave danno per l’intero sistema sociale, politico ed economico.
La crisi del lavoro rivelatrice di un disagio profondo che investe il sistema stesso del lavoro concepito esclusivamente * su ritmi produttivi ed economici. Le donne, più degli uomini, avvertono l’esigenza e il desiderio di un’organizzazione del lavoro circolare, collaborativa, conciliabile con i ritmi di vita propri di un’esistenza pienamente vissuta nei suoi molteplici aspetti (Benessere Interno Lordo).
La devastazione della madre terra a opera di politiche messe in atto da una classe dirigente quasi del tutto priva della * sensibilità e dell’esperienza femminile.
La recrudescenza della violenza sulle donne generata dalla mercificazione del corpo femminile e da un linguaggio * sessista che sostiene l’idea della sopraffazione e del potere come base di ogni relazione.
Un gravissimo arretramento culturale che si evidenzia particolarmente nella scuola e nell’università ma che si ripercuote * su tutta la filiera educativa e valoriale. Questo provoca nelle giovani generazioni nuove forme di violenza, razzismo e intolleranza finalizzate alla falsa affermazione del sé.
La diffusione di pratiche clientelari e di corruzione che mortifica soprattutto le potenzialità femminili puntando sul * concetto di potere che genera potere.
Il nostro confronto è una fucina di idee generatrici di cambiamento.
Dobbiamo imprimere energia e pensiero ad una politica sorda ad ogni innovazione ed essere portatrici di legalità, giustizia e laicità.
La politica deve nutrirsi di desideri, alimentarsi con l’azione, vivere nelle relazioni, produrre benessere.
La nostra rivoluzione gentile, che raccoglie l’eredità del movimento delle donne, è una rivoluzione culturale, capillare che vuole coinvolgere tutti gli aspetti della politica, dell’economia, del vivere sociale, rendere noi donne protagoniste e porre al centro la nostra capacità di pensare al femminile.
Noi donne sentiamo l’obbligo di accompagnare la società verso un futuro diverso.
Le esperienze e le competenze di cui disponiamo, insieme ai nostri specifici talenti, costituiscono un patrimonio di cui la nostra società non può più privarsi se si vogliono disegnare provvedimenti di buon futuro attraverso adeguate politiche economiche, monetarie e sociali.
Riteniamo che la nostra presenza e la nostra partecipazione attiva potranno restituire tutto quanto fino a oggi è mancato alla cultura politica del Paese.
È necessario che in Parlamento ed al Governo vi sia una presenza di elette e ministre in proporzione numerica tale da rappresentare visibilmente la popolazione femminile italiana.
A tal fine è indispensabile utilizzare le primarie per la scelta delle/dei candidate/i a tutti i livelli politici e amministrativi, centrali e periferici.
Tutto questo però non è ancora sufficiente. L’esperienza ci insegna che per favorire cambiamenti duraturi è necessario approvare leggi che riqualifichino le regole del vivere sociale.
Noi donne della rete consideriamo prioritarie leggi che sanciscano
la presenza significativa e determinante delle donne a tutti i livelli, sia nel settore pubblico che in quello privato;*
una nuova organizzazione del lavoro che privilegi la qualità dei tempi della vita, restituendo spazi ed energie che * possano meglio conciliare i desideri e i bisogni di tutte/i liberandole/i dal dominio della necessità.
Prioritarie perché presupposti imprescindibili per una nostra reale partecipazione al completamento del percorso democratico, laico e libertario del nostro Paese e dell’intera Europa.
Questo è il senso più autentico e profondo di quello che la Rete delle donne chiama
la RIVOLUZIONE

LA MAGIA DELLA PIAZZA......12 marzo a Pisa


Cronaca di una giornata di una piccola rivoluzione gentile....



Sono le 17 ed è l'orario comunicato per il nostro flash mob in piazza Garibaldi a Pisa, decidiamo di concederci il quarto d'ora accademico e intanto ne approfittiamo, noi della rete delle donne per la rivoluzione gentile, per allestire uno spazio improvvisato ai piedi della statua di Garibaldi che, imponente e ardita si erge nel centro della piazza.

Striscioni artigianali, cartelli con gli articoli della Costituzione italiana. Tra le prime ad arrivare è Mirella Vernizzi ex staffetta partigiana, che ci ha onocrato della sua presenza; arriva accolta da strette di mano ed abbracci affettuosi, è conosciuta e riconosciuta da tutti questa bella signora "diversamente giovane": Bella e appassionata è la lettura del suoi brani che ci riporta alle lotte delle donne per rivendicare la loro autonomia e parità. Con il suo intervento apriamo il nostro incontro, Mirella legge attorniata dalle giovani ragazze del Teatro Verdi di Pisa: loro con le loro voci squillanti ed anche lei con una sicurezza ed un piglio da chi certo non affida al solo volume della voce la forza del suo messaggio. Nella piazza che, man mano si è andata riempiendo, sventolano i tricolori, e molti dei presenti chiedono di leggere non solo gli articoli della costituzione, ma anche il famoso discorso di Calamandrei:testamento attualissimo a difesa della scuola pubblica.

Siamo incredule e felici il network nazionale di Radio popolare ci riserva una diretta propprio nel momento in cui c'è l'intervento di Elisabetta del gruppo toscano della rete. Il tempo scorre veloce e la pioggia preannunciata ci concede il tempo di intonare tutte e tutti insieme l'Inno di Mameli: è una grande emozione, la magia della piazza che ci regala volti veri di tanta persone uomini e donne giovani e meno giovani, viene voglia di darsi appuntamento tutti i giorni, di incontrarci, di parlare di incrociare sguardi e storie perchè è di questo di cui tutti sentiamo il bisogno.

La nostra Italia è piena di bellissime piazze che chiedono soltanto di essere popolate di gente vera e passione, ripenso al matto sballato del Nuovo cinema paradiso che girava ripetendo: "la piazza è mia, la piazza è mia!! riprendiamoci questi spazi lontano dai reality ma vicini al cuore di noi tutti.

La rivoluzione gentile continua......Grazie

assemblea coordinamento


Andiamo avanti.

L’8 marzo è stata una giornata importante, di lotta e condivisione, molto partecipata e importante non solo per chi l’ha vissuta, ma anche per tutt* coloro che l’hanno organizzata, popolandola. Ripartiamo da questa giornata intensa per guardare al futuro.

Il 16 marzo p.v. alle 21, alla Casa della Donna, in via Galli Tassi 8 la rete delle donne per la rivoluzione gentile parteciperà all'assemblea di coordinamento per portare il proprio contributo al progetto del costituente comitato donne 13 febbraio.

domenica 13 marzo 2011

12 marzo a Pisa -



A Pisa il 12 Marzo: la rivoluzione gentile e la staffetta partigiana Mirella Vernizzi ottuagenaria e "diversamente giovane". Una grande emozione la piazza che ha intonato con lei l'inno di Mameli. GRAZIE MIRELLA!!

sabato 5 marzo 2011

LA RIVOLUZIONE GENTILE C'E'

A Firenze l’8 Marzo un corteo vivace e colorato partirà da largo Annigoni alle ore 17.30 e, dopo aver percorso il centro della città, terminerà alle ore 20 alla loggia di piazza dei Ciompi con musica e letture.
Insieme a: Libere tutte, Coordinamento donne CGIL, Il Giardino dei ciliegi, Artemisia, Il melograno, ARCI, Cacerolazos, Libertà e Giustizia, ANPI, donne in rete per la rivoluzione gentile, corrente alternata, donne PD, Donne SEL, donne Federazione della Sinistra, donne IDV, donne dei Verdi

venerdì 4 marzo 2011

L'ALTRA META' DEL CIELO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE E DELLA SCUOLA PUBBLICA




A PISA IL 12 MARZO ALLE ORE 17.30 IN PIAZZA GARIBALDI

A difesa della nostra costituzione: le donne della rivoluzione gentile danno voce alle 21 donne dell'assemblea costituente.